Click per Accedere alla Pagina Precedente

Olindo Barban MALVISI

Le sculture in pietra di Malvisi sono scavate con una forza che direi romanica, secondo ritmi larghi e serrati. Quelle in legno sono di una espressività arcaica.

In questo artista si deve stare attenti col giudizio, perché ha un'anima poliedrica e i rimandi storici, si fanno vibrante accumulo sostanziale. Qui siamo nel terreno dell'autentico e non si divaga mai nella moda dell'ultimo estetismo estenuato. Malvisi sente il primordiale come necessità di approdo, come istintivo monito morale dell'uomo, depurato da un dolore che si fa canto della sofferenza. I dipinti di Malvisi sono quasi tutti di grandi dimensioni. I meno recenti hanno una materia densa, macerata, quasi schiumante. Altri sono costruiti con tensioni dinamiche che evidenziano il dramma dell'uomo.

Di fronte a queste opere il primo commento è di ammirazione per il coraggio dell'artista. Malvisi vuole entrare nel nocciolo della scultura e della pittura: vuole scavare dentro la complessità dell'uomo. Per fare ciò egli non teme di cogliere, dal vasto repertorio della storia, quello che più gli è consono e lo scavo risulta sempre e comunque autentico.

La foga di Malvisi dice di questo empito verso l'universale, verso le grandi imprese. C'è ancora qualcosa in cui credere: e Malvisi ci crede. Con la forza primigenia dell'artefice.





Colloquium

Malvisi  -  Colloquium   [ Click per Ingrandire ]

Click per Posizionarsi ad Inizio Pagina