Il centro fortificato di Noale, situato in posizione centrale rispetto a
Treviso, Padova, Mestre e Camposanpiero (Mestre in età
medievale porto della città di Treviso) per secoli svolse un ruolo
fondamentale nel controllo militare di un territorio posto ai confini dei comuni
di Padova e Treviso. I Tempesta con le loro alleanze con le sottomissioni e le
assunzioni di cittadinanza con l’una o l’altra parte furono elemento di
instabilità nel difficile equilibrio fra i comuni di Padova e Treviso per tutto
il XII e XIII secolo. Noale conserva leggibili i segni urbanistici del sistema difensivo medievale
basato sulle acque del fiume Marzenego. La
generale
accuratezza costruttiva e l'imponenza delle due porte indicano l'intenzione dei
Da Carbonara di edificare un sistema difensivo più importante di un
semplice villaggio fortificato per contadini.
La particolare leggibilità planimetrica e urbanistica fanno della cittadina un
importante documento di storia dei sistemi difensivi e di urbanistica militare
medievale. Di tutte le località fortificate, presenti nel Medioevo nell’area
veneziana, Noale è rimasta l'unica testimonianza di un sistema difensivo
arcaico basato sull'acqua, con tipologie simili a quelle largamente diffuse nel
XII – XIII secolo. La difesa di Noale non era risolta con un unico baluardo,
bensì con una sequenza di strutture di natura e di forza diversa. Le prime
difese del complesso sistema difensivo erano dei fossati "circha"che
circondavano il castello all'esterno proteggendolo in modo rudimentale e
costringendo chi si avvicinava a percorsi obbligati. Il castello o terra era
protetto da doppi fossati "fovea e refoxum", da terrapieni "spalti"
con palizzate "palancatis" difese da torri in legno "bitifredi"e
da spinate "spinade". Due possenti torri in muratura erano poste a
protezione delle due porte d'accesso, l’una sulla strada per Camposanpiero (del
Cervo) e l’altra verso Mestre (Trevigiana).
All’inizio del Trecento, il borgo luogo di incrocio fra le strade per Treviso,
Padova e il porto di Mestre ha avuto un forte sviluppo mentre l’area
del castello appare riservata e scarsamente abitata con poche case e molti
terreni coltivi.
Ad est, a ridosso dei fossati di difesa del castello sulla strada che conduceva
al porto di Mestre, si era sviluppato il borgo "burgus", sede delle principali
attività artigianali e commerciali. Il borgo era a sua volta difeso da
terrapieni, palizzate e torri in legno. A sud a cavallo fra il
castello e la campagna, isolata da ponti levatoi possente inespugnabile
fortezza, vi era il "castrum, rocha" con al suo interno il mastio
"turris magistrae, turris veteris" ultima estrema difesa.
|
|

Noale nel XII secolo

Noale nel XIV secolo

La rocca nel XIV secolo

Disegno urbanistico Medievale
|