


Stemma araldico
della famiglia

Torretta
colombara

Bibliografia
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Villa Agazzi Lazzari
(XV - XIII secolo)
Lo stemma sovrastante il portone d'ingresso,
all’interno dell' atrio porticato, conferma che
il manufatto edilizio apparteneva, nel secolo
XVI, alla famiglia Lazzari originaria dalla
città di Bergamo e insediatisi a Venezia tra la
fine del XV inizio XVI secolo1. Nel
1752 Francesco Lazzari figlio di Bartolomeo,
ultimo superstite della famiglia, decide di
lasciare la villa della Cappelletta nelle mani
del nipote Bartolomeo e che in caso di mancanza
di eredi da parte di questi, la proprietà passi
ai figli maschi della nipote Giulia figlia di
Giacomo Lazzari e moglie di Carlo Agazzi. Il 9
febbraio 1756 troviamo la proprietà nelle mani
del figlio di Giulia. Prove certe della
residenza della famiglia nel luogo della villa,
sono documentate dagli incartamenti presenti
nell'Archivio Storico di Noale, nel sommarione
del Catasto Veneto del 1781 e da una richiesta
per una peschiera nel 1792 depositata presso
l'Archivio di Stato di Venezia, da cui risulta
proprietario della villa, a quell'epoca,
l'illustre Carlo Agazzi. Nel catasto Napoleonico
del 1810 risulta che la villa è di proprietà
della famiglia Villabruna Dei Anna. Essi ne
disposero solo per un breve periodo dopo di che,
alla metà del XIX secolo, la cedettero alla
famiglia Sailer. Con le vicende della prima
guerra mondiale e lo smembramento della famiglia
Sailer ebbe inizio il processo di decadimento
del complesso. Durante la guerra del 1915-18 la
barchessa fu utilizzata come ospedale da campo
di retrovia. Nel 1952 la villa passò ai
Deganello che demolirono la torretta che fungeva
da allevamento di colombi e distrussero gran
parte del bellissimo parco. La villa, venduta
nel 1961 all'ordine religioso di Treviso
"Piccolo Rifugio", diventò abitazione per
ragazze madri, gestito da suore laiche.
Nel 1984 la villa, acquistata dal Comune di
Noale, per alcuni anni fu utilizzata per
manifestazioni culturali, quali mostre e
concerti e altre consimili; successivamente però
fu completamente abbandonata e rapidamente cadde
in degrado.
Dal 1996 la villa, dopo essere stata in
concessione d'uso nel 1991 al Centro Energia
Electronic Solar s.r.l, è divenuta di proprietà
della società ora Immobiliare Sailer S.a.s.. Nel
giro di pochi anni dopo un impegnativo e
proficuo restauro è ritornata alla sua bellezza
e al suo splendore originari. La villa è il
risultato di diversi interventi avvenuti nel
tempo; tali trasformazioni si possono riassumere
nelle seguenti fasi:
- il momento più antico corrisponde alla parte
centrale della barchessa dove durante il
restauro sono venute alla luce le fondamenta ed
il pavimento di una costruzione risalente
all'inizio del XIV secolo. Sui resti dell’antica
costruzione nei primi anni del '500 è stata
edificata la primitiva abitazione signorile
corrispondente al corpo di fabbrica della
barchessa. Appare risalire al XV secolo il corpo
di fabbrica ad est.
- nel '500 è stato edificato il corpo centrale
della villa. Risaliva allo stesso periodo la;
- dalla lettura stilistica si deduce che il
nucleo centrale, alla fine del '600 inizio '700,
è stato alzato contestualmente alla
realizzazione del portico della barchessa e alla
realizzazione del pronao; - la tipologia della
facciata dell'oratorio riporta al '700; - nel
'700 al corpo centrale della villa sono state
aggiunte le ali laterali ed è stata modificata
la facciata ed è stato sopraelevato il corpo di
fabbrica avanzante ad est (nato contestualmente
al primo fabbricato risalente alla fine del
'400);
- le
adiacenze sono state ulteriormente ampliate
all'inizio dell'Ottocento, durante la proprietà
Sailer. L'aggiunta, di poco pregio
architettonico, si estende soprattutto ad ovest.
Nello stesso periodo la villa è stata ampliata a
nord.
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