Foto
del 1887-90

Cartolina
del 1909
Chiesa
di san Giorgio

     Chiesa dell’Ospedale (1909 - 1910)
Dal 1852 la cappella dell'Ospedale, dedicata al Rosario, si trovava al primo piano e la prima messa vi fu celebrata nel 1865. Come si può vedere in una foto del 1887-90 aveva un campaniletto a vela con due campane, che svettava sopra l'edificio. Campaniletto demolito prima del 1909 come si può vedere in una cartolina con annullo postale del 20 settembre 1909.
Nel 1910 a seguito delle proteste degli abitanti per la demolizione della chiesa di San Giorgio la cappella fu trasferita al piano terra nell'atrio dell'ospedale e nel 1923 ha avuto il riconoscimento vescovile di oratorio pubblico.
La chiesetta ad unica piccola aula, nel piccolo presbiterio con una croce sul fondo, ha l'altare (1970) con la mensa in granito bianco sostenuta da due disuguali blocchi di granito rosso. Addossata al maggiore dei due blocchi sta un bassorilievo di argilla raffigurante la Madonna dei Battuti e le torri di Noale.
Nel 1930 sulla parete orientale fu aperta una cappella sormontata da un arco all'interno della quale sopra un altare di legno fu sistemata la statua in tufo dipinto della Madonna con Bambino detta dei Battuti o del fuoco (XV secolo). La statua della Madonna con il Bambino si trovava nella chiesa dei Santi Felice e Fortunato sull'altare dei Battuti e nel 1610 è stata trasferita nell'atrio dell'ospedale.
Sempre sul lato destro della chiesa nel 1953 in una nicchia ricavata fra la porta e l'altare della Madonna sono state collocate delle opere in legno dello scultore Victor Moroder di Ortisei in Val Gardena  che raffigurano santa Bertilla Boscardin con accanto una madre con la figlia inferma.
Il battistero in marmo rosso è del 1937.
Sotto il solenne portico della chiesetta vi sono due medaglioni in marmo posti in epoca recente che raffigurano i flagelli e la Madonna dei Battuti. Sul lato destro del portico sopra la vecchia porta di accesso all'ospedale vi è un affresco, bisognevole di restauro datato 1661 che presenta la Madonna dei Battuti venerata dai confratelli.
Sul lato sinistro del portico vi è  la lapide con l’editto del 2 luglio 1751 emanato dal Podestà Capitano di Treviso Girolamo de Lucca, allarmato e preoccupato per il crescente affluire dei poveri, degli oziosi e soprattutto dei violenti nell’ospedale per usufruire di assistenza.