Bassorilievo della prima
metà del Trecento realizzato nella bottega veneziana di un non meglio
identificato mastro Giacomello della parrocchia di san Pantalon di
Venezia.
Sotto il profilo di uno
degli archi che sormontavano le grate, dalle quali le monache
assistevano alle cerimonie religiose, vi è un bassorilievo della prima
metà del Trecento che rappresenta la Madonna in Trono con Bambino.
Inquadrata da eleganti colonnine tortili sotto un arco acuto trilobato
la scena vede la Madonna con Bambino in braccio che regge nella mano
sinistra un frutto, forse un melograno simbolo cristologico della
passione e resurrezione o una mela simbolo di grande rilievo in ambito
cristiano associato al peccato originale. Ai suoi piedi, in ginocchio
sulla destra, un frate francescano dell'ordine dei minori, a giudicare
dall'ampio cappuccio del saio, prende la mano di un ricco signore e
intercede per lui presso la Vergine. L'abbigliamento del donatore è
quello di un personaggio nobile e prestigioso vissuto nella prima metà
del XIV secolo con il manto foderato di pelliccia di vaio, la mantella
corta, mozzetta, in pelliccia e il copricapo di foggia trecentesca. Le
colonnine tortili reggono due stemmi oggi vuoti che possono far pensare
ad una presenza policroma. Tracce di colore sono ancora visibili nei
punti più protetti.
L’opera, in pezzo unico,
sembra eseguita per essere osservata da lontano, poiché i dettagli e le
espressioni dei volti sono volutamente trascurati. L’immagine, inoltre,
presenta una prospettiva angolata, quindi non fu scolpita per un
osservatore frontale, ma per essere vista da destra.
Il rilievo non è l'unica parte superstite dell'apparato decorativo del
Monumento funebre a Nicolò Tempesta (completato fra il 1371 e il 1374)
che si trovava a Treviso nella chiesa di San Francesco. Affissa
all'interno della porta trevigiana vi la lapide funeraria di
Nicolò Tempesta (1365). Alla soppressione della chiesa il materiale
lapideo della tomba di Nicolò fu recuperato da monsignor Gian Battista
Rossi (1737-1826) e portato
a Noale. Il manufatto lapideo raffigurante la Madonna è sto collocato
nella cappella privata di villa Rossi e la lapide funeraria affissa
all'interno della porta trevigiana, ora dell'orologio.
Nel 1956 il bassorilievo si
trovava fissato in una parete dell'oratorio parrocchiale da dove nel
1978-79 venne spostato nella chiesa dell'Assunta.
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