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Cristoforo
Caselli
(nato a Parma nel 1460 circa ed ivi morto nel
1521) Detto Caselli dei Temperelli o anche il Temperello,
si è formato nella bottega del Mazzuola. Nel 1488 è documentata la sua
presenza a Venezia, dove collaborò con Gentile Bellini e Alvise Vivarini
alla decorazione delle sale del Maggior Consiglio nel palazzo Ducale
(1488). Tornato a Parma vi propagò le forme e il colore della
scuola veneziana. Nel 1496 si impegnò nei lavori alla Confraternita dei
Vivi e dei Morti presso il Duomo cittadino e realizzò tre anni dopo una
Vergine e Bambino tra i SS. Ilario e Giovanni il Battista. Lo stesso
anno eseguì L'eternità nella cappella della cattedrale e una Adorazione
dei Magi in San Giovanni Evangelista. Fra il 1505 e il 1506 affrescò il Catino della
cappella della Madonna della Neve caratterizzato da ornamenti arabeschi
coloriti e il busto di Dio su fondo oro, ad imitazione dei mosaici
veneziani, e sempre per la cattedrale, nel 1507 terminò una tela con
Cristo morto. La Galleria di Parma conserva una Vergine e Bambino
con SS. Giovanni e Battista dipinta intorno al 1489. Le sue opere più
importanti sono: gli sportelli della chiesa del Carmine (Venezia), il
trittico di S. Cipriano a Murano (1495) e la Madonna con Bambino, Santi
e putti (ca. 1500) nella Galleria Nazionale di Parma. |