La confraternita dei Battuti

Purtroppo oggi non siamo in possesso di uno studio ragguardevole e soprattutto recente riguardo alla Scuola di S. Maria dei Battuti con il relativo ospedale, che non siano le vecchie ricerche di L. Comacchio pubblicate attorno agli anni '50 e riviste in seguito da G. Dal Maistro. E' opportuno precisare che riguardo alle numerose confraternite affermatesi sotto il nome di Scuole dei Battuti, non si è sempre e solo trattato di fanatiche manifestazioni tipiche del XIII secolo, nelle quali i fedeli per completare la loro penitenza si flagellavano a sangue (come del resto aveva propugnato il fondatore del movimento, Ranieri Fasani, attorno al 1260 a Perugia). Non si trattò dunque semplicemente di associazioni di persone accomunate dalla medesima fede e dagli stessi principi morali, né tantomeno di semplici partecipazioni a riti religiosi, anzi le Scuole furono proprio le promotrici di una delle prime organiche forme di assistenza sociale, regolate da precise norme, da chiari intenti amministrativi e da una disponibilità di mezzi economici.

I Battuti compaiono nella Marca Trevigiana agli inizi del '300; non si conosce tuttavia l'anno di fondazione della Scuola dei Battuti di Noale, istituita con ogni probabilità nei primi anni del XIV secolo. La Scuola ebbe un'origine assai modesta, fu quasi l'iniziativa di poche famiglie, ma col tempo assunse proporzioni assai considerevoli, sia nel numero dei suoi fedeli che crebbe, sia soprattutto nella struttura amministrativa e giuridica che si diede alla Scuola stessa. La Scuola, infatti, possedeva un proprio statuto con numerosi capitoli, stabiliti in tempi assai diversi tra loro; la maggior parte dei capitoli comunque risale ai primissimi decenni del '500. In essi sono contenute un'insieme di norme e di obblighi ai quali si debbono attenere i Confratelli, tra cui la partecipazione alle varie funzioni, ai funerali, alle preghiere in suffragio dei Confratelli defunti e altri simili. I Confratelli durante le funzioni religiose in chiesa e fuori nelle processioni erano tenuti ad indossare un abito particolare. Periodicamente tenevano le adunanze e praticavano la penitenza sia in pubblico che in privato. L'opera di assistenza ai poveri, ai malati e ai bisognosi fu tale che ben presto dalla sua istituzione i Confratelli si videro costretti a prendere in affitto un luogo ove poter meglio esplicare la loro opera assistenziale, fondando così l'annesso Ospedale di S. Maria dei Battuti. All'amministrazione della Scuola e dell'Ospedale erano designati i Massari, i Sopragastaldi e i Sindici, sui quali appunto gravavano le responsabilità non solo relative alla direzione degli istituti nel rispetto delle norme, delle regole e delle delibere dell'assemblea dei Confratelli, ma anche la responsabilità di tenere ordinate le scritture contabili con le annotazioni delle entrate e delle uscite. Tutte le Confraternite religiose e dunque anche quella dei Battuti di Noale vennero soppresse da un'arbitraria legge napoleonica del 1806.