Casa della Madonna Mantellata detta dei Battuti (fine XV inizio XVI secolo)
La casetta, sia nella mappa del 1776 di Gio Battista Giuin sia nel catasto napoleonico del 1807 è indicata di proprietà dell'Ospitale di Noal.

Per tradizione popolare, avvallata da alcuni storici locali,  la casetta era la sede della confraternita dei Battuti presente a Noale sin dai primi anni del XIV secolo.

L'impianto architettonico colloca la casetta nel tardo Trecento e la facciata rappresenta uno degli esempi più significativi di decorazione esterna noalese. Si tratta di una decorazione del tardo quattrocento e lo confermano una serie d'elementi stilistici quali la scelta delle cromie, la posizione degli animali affrontati e le tarsie marmoree. All’interno dell'edificio, al primo piano vi è un fregio caratterizzato da una serie di elementi decorativi con vasi e motivi floreali che sono caratteristici della produzione del tardo Quattrocento in tutta l’area veneta. Sotto il portico altri motivi a finto marmo.

La facciata è caratterizzata da una serie di decorazioni distribuite con armonia. Partendo dall’alto si notano: a sinistra delle finestre che davano sul granaio  il nodo gordiano, ripetuto fra i due archi e sotto il portico. Ai lati delle due finestre vi sono delle candelabre.

Al centro delle finestre vi un rombo e a destra vi sono un quadrato e dei cerchi. Immediatamente sotto le finestre vi è un bel fregio marcapiano su fondo rosso di gusto lombardesco. Al centro della facciata è rappresentata la Madonna con mantello retto da due angeli con alette. Un altro fregio marcapiano con dei grifoni affrontati e palmette è presente sotto le finestra del primo piano.

Nel 1997-98 la casetta ha subito un restauro non molto gradito dai noalesi e che a distanza di alcuni anni ha dimostrato che le preoccupazioni erano più che fondate.