Dipinti del soffitto della navata del Santissimo Sacramento.

Nel 1781 sono stati rifatti i soffitti delle due navate laterali e nel 1795 il pittore veneto Pietro Moro su incarico confraternita del SS. Sacramento vi dipinse nei quattro riquadri figure e profezie attinenti al Santissimo Sacramento e nel quarto quadro le tre virtù Teologali.

Nel primo riquadro è rappresentata la cena di Emmaus (Luca 24):

" quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco che si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero..."

Nel secondo riquadro è rappresentato Elia che fugge dal re Acab (secondo Libro dei Re 19.5.6):

" Intanto si adagiò per terra e si addormentò all'ombra di una ginestra. Ma ecco, un angelo del signore lo toccò e gli disse:" Alzati e mangia". Egli guardò e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su pietre infuocate, e una brocca d'acqua...alzati e mangia, perchè ti rimane ancora da compiere un lungo cammino".

Il soggetto del terzo riquadro è di difficile lettura forse san Pietro e la Fede.

Nel quarto riquadro sono rappresentate le tre Virtù Teologali. La Carità (amore per tutti gli uomini), assisa su un piano rialzato, ha le sembianze di una donna vestita di bianco con a fianco due bambini. La Fede viene qui rappresentata con la croce e un calice. La Speranza è rappresentata come una giovane donna appoggiata ad un'ancora, simbolo della sicurezza.