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Figure Principali |
- PIETRO NOVALE (sec. XV), medico fisico e nel 1450 in Padova rettore dell'università degli Artisti. Sotto il suo governo il collegio dei Medici si formò delle nuove costituzioni abrogando quelle vecchie. Eletto dagli scolari e confermato dal Senato di Venezia professore in medicina.
- AGOSTINO DA NOALE, figlio del precedente e nato nel 1454, giudice d'appello delle sentenze dei podestà di Asolo per Caterina Cornaro, prima regina di Cipro e poi signora di quel castello.
- LUIGI CAMPAGNARI (1470-1556), fu illustre giureconsulto e grande oratore, dichiarato dal Senato ornamento della Veneta Repubblica. Grande benefattore per la gioventù noalese e trevigiana e per il monastero benedettino femminile di S. Maria della Misericordia.
Illustre noalese, illustre oratore, giurista di fama e grande benefattore della Chiesa e del locale Convento delle Monache, per cui la Serenissima gli concesse il titolo nobiliare ereditario.
Laureatosi in legge a Padova (1497), esercitò l'avvocatura a Venezia con tale maestria che la Regina di Cipro, Caterina Cornaro, mortole l'Auditore Alberto d'Onigo, lo prescelse a tale ufficio con atto del 4 aprile 1506. Nel 1532, acquistata una casa a Treviso, ottenne l'auspicata iscrizione al Collegio dei Nobili di quella città. Nel 1545 Treviso lo destinò ambasciatore presso il doge Francesco Donato che, lodando la sua eloquenza, lo insignì dell'Ordine cavalleresco di S. Marco.
Quello che è ammirevole nel Campagnari è che molti suoi guadagni egli adoperò per fare del bene al prossimo "beneficare i poveri, promuovere il culto esterno del Signore, istituire (in Noale) un convento di Benedettine" e istituire una Commissaria, con la cui rendita mantenere a Padova alcuni giovani laureandi in legge disposti, una volta laureati, al bene pubblico e perché "non sieno ingiustamente vessati ed oppressi li poveri ..., le vedove, i pupilli".
- MARIA SORGATO (sec. XV-XVI), fu una benedettina benefattrice della chiesa dei SS. Felice e Fortunato di Noale.
- PIETRO BRUNATI (sec. XVI-XVII), fu poeta vernacolo con una raccolta di versi "La Torre di Noal", genere di composizioni da almanacchi che superarono quelle del lunario "Schieson".
- POLANZANI FELICE (1673-1755) da Noale, docente a Roma d'Incisione, maestro al Piranesi, parente del celebre dantista Giuseppe, il quale gli pubblicava in Roma (1745), fra le molte cose, alquante immagini e teste pittoresche che Felice aveva tratte dai dipinti di Van Dyck e del Nogari.
Valente disegnatore e intagliatore insegnò Intaglio nell'Ospizio di S. Michele in Roma fino al 1750.Tra le sue opere vanno ricordate la vita della SS. Vergine, in ventidue pezzi, di squisita fattura, due carte coreografiche, ritratti, busti e stampe. Collaborò con artisti fiorentini in una serie di ritratti e nella raccolta di stampe incise dalle "Pitture del Salone e Cortile delle Imperiali Ville della Petraia e del Poggio a Caiano".
- UBALDO BREGOLINI (1722-1807), si laureò in legge e poi fu prete. Insegnò eloquenza, scrisse gli "Elementi di giurisprudenza civile" pubblicati due volte, alcuni poemetti, satire e composizioni accademiche. Grandemente stimato da Vincenzo Monti, fu amato per la bontà di cuore e delle sue poche sostanze lasciò arbitri gli indigeni.
- GIAMBATTISTA ROSSI (1737-1826), cancelliere e poi canonico e arciprete del Duomo di Treviso, fu paziente e meticoloso indagatore delle cose noalesi scrivendo verso il 1780 una storia di Noale purtroppo incompiuta. Fece anche degli studi intelligenti sulle cose municipali della provincia trevigiana.
Laureato in teologia, fu erudito cancelliere curiale per ben 50 anni, nonché parroco di S. Vito e S. Stefano urbano, decano (1788) del Capitolo e parroco (1803) della Cattedrale di Treviso, vicario generale del vescovo G. Grasser, prefetto della Biblioteca Capitolare, robusto latinista, zelante epigrafista latino e italiano, paziente e infaticabile raccoglitore delle memorie trevigiane (libri, stampe, manoscritti), biografo del suo celebre compaesano U. Bregolini e del M° Luigi Campagnari detto da Noale (1789).
Fu tenace difensore con Rambaldo Azzoni Avogaro dei diritti inerenti al Capitolo e alla Chiesa Cattedrale di fronte ai confratelli di Asolo, noto nell'area veneta per i lavori svolti secondo le esigenze della critica storica, benemerito della cultura per aver donato al Comune di Treviso 30.000 volumi e molti manoscritti, quasi tutti rari e di pregio, per cui la Biblioteca civica di Treviso, fondata nel 1847, già si poteva considerare esistente nel 1810; ma fu ancor più noto per aver salvato da sicura rovina numerosi monumenti e mausolei funebri, lapidi, iscrizioni, marmi scolpiti, statue, dipinti a affreschi, fra cui il monumento funebre di Piero di Dante e la lapide sepolcrale di Francesca, figlia del Petrarca, ricostituita in s. Francesco il 12 luglio 1932. Per tutto ciò fu detto il "Nestore della Treviso letteraria".
Alla morte del vescovo B. Marin (1817) il Capitolo lo aveva designato a succedergli nella sede trevigiana (Santalena A.), ma era stato contrastato e, a volte, ignorato dall'autorità politica, perché apertamente ostile ad ogni intervento giusnaturalistico del governo asburgico. Egli ebbe una parte importante nella rischiosa opposizione alla nomina imperiale di Filippo Iappelli, febroniano e austriacante, a vescovo di Treviso.
- MENEGAZZI GIUSEPPE (1840-1917), canonico da Noale, parroco di Salzano (1876-1885), arciprete e arcidiacono della Cattedrale di Treviso,
fu particolarmente sensibile e impegnato nel campo sociale a favore dei poveri e dei diseredati. Istituì le Cucine economiche (1890-1905), la Casa delle Piccole Industrie che affidò alle suore domenicane, l'Istituto "San Luigi" che affidò alle suore Riparatrici. Ma l'opera di più squisita carità da lui realizzata fu la "Casa dei Cronici" (1897) a S. Giuseppe di Treviso, per accogliere i poveri e abbandonati, oggi a lui intitolata. In ciò gli fu di indispensabile G. B. Madruzzato, sindaco di Treviso e la prima superiora suor Maria Marta Zanussi, delle Terziarie francescane, che resse l'Istituto per quasi vent'anni e morì in concetto di santità.
Per tale istituzione il pio sacerdote impiegò un Legato di Lire 82.000 di una sua benefica zia. Quest'opera fu eretta in ente morale nel 1912, mentre il Collegio S. Luigi funzionò fino al 1944, quando fu raso al suolo dal bombardamento. Anche a Noale egli aveva fondato un simile collegio affidato alle suore Riparatrici.
- BERNARDO MONDINI (sec. XVIII.XIX) fu scelto come deputato dei Trevigiani all'incoronazione di Napoleone Bonaparte a Parigi. Più che per questo, va ricordato per le sue opere di miglioramento nel settore agricolo e quale conservatore di boschi.
- PIETRO FORTUNATO CALVI (1817-1855) fu uno dei Martiri di Belfiore (vedere le numerose pubblicazioni)
- GIUSEPPE CANDEO (1856- 1899), nacque a Venezia ma abitò sempre a Noale.
Egli e il capitano Baudi di Vesme di Torino, fra pericoli, insidie e ribellioni da parte della carovana che non voleva procedere, furono i due primi esploratori europei della Somalia inesplorata fino all'Uebi Scebeli a Imi.
Ad Assab raccolse copiosi elementi per un dizionario della lingua dei Dancali e dalla Somalia portò a casa una copiosa raccolta di oggetti etnografici che donò al museo etnografico di Roma unitamente a una collezione di piante che furono sottoposte a studi. Vi ritornò ancora tre volte.
- EGISTO LANCEROTTO (1847-1916), fu pittore assai valido. Espose le sue tele a Torino, Parigi, Milano, Chicago, Monaco di Baviera, Roma, Vienna, alle mostre internazionali di Venezia, a Palermo.
Al Comune di Noale oltre a settanta suoi dipinti, donò parecchi pregiati schizzi di ritratti su carta e graziosi mobili antichi.
- LUIGI PICCHINI (1856-1954) fu un illustre medico. Primario e direttore dal 1890 al 1900 nell'ospedale di Cremona, fu poi primario e medico in quello di Venezia fino al 1933. Profondo nella sua materia e fondatore della Società contro la tubercolosi, portò preziosi contributi anche nella lotta antimalarica. Fece varie pubblicazioni scientifiche, lottò contro la bestemmia e il turpiloquio, visse con semplicità, fu insigne benefattore e a novant'anni pubblicò un opuscolo di settantacinque pagine su Noale.
- UMBERTO SAILER (1862-1902), nacque a Venezia.
Fu uno dei più tenaci propugnatori per la costruzione della linea ferroviaria della Valsugana che studiò indefessamente nei minimi particolari spendendovi la profonda sua scienza giuridica, matematica, topografica, facendo calcoli infiniti, considerazioni etniche e commerciali, ma non la vide compiuta per la sua breve vita.
- AURELIO DE POL (1874-1966), fu letterato e poeta. Visse lontano da Noale e la sua poesia mai si distaccò dalla patria e dalla famiglia. Pubblicò poesie su riviste e in raccolte. Compose numerosi canti sacri di cui alcuni di risonanza nazionale: collaborò alla stesura della vocabolario latino-italiano e italiano-latino illustrato di Agostino Ceccaroni. Ebbe un animo nobilissimo.
- DAL MAISTRO GIACOMO (1916-1990), noalese, maestro elementare, è stato un appassionato e geloso cultore della storia locale, attento custode della tradizione civile e culturale veneta e uomo rispettoso della propria libertà e di quella altrui.